Di Giandiego Marigo
Sono davvero moltissimi gli amici che ci stanno provando in tutte le maniere e mi dispiace vederli arabbattarsi, sbattersi ed ogni volta profondere entusiasmo su un qualsiasi nuovo progetto e bisogna pur dire che ne nascono moltissimi e con sorprendente rapidità.
Rilanciando ogni volta la speranza che si ricreino le condizioni ed il contesto nel quale inizi ad agire e si qualifichi un Nuovo Soggetto di Sinistra.
Mentre i più si macerano nell’incertezza e nell’attesa in Spagna ed in Grecia…qualcosa, pur nella sua scarsa influenza, avviene, mentre qui da noi invece regna il silenzio più umiliante. o al limite il balletto istituzionale,“dell’io sono la vera sinistra”.
Nel frattempo quelli che si auto-definiscono appunto “sinistra” (anche se ormai come nelle parole troppo ripetute sfugge il vero significato) modulano unicamentre un “racconto fatto di alleanze d’opportunità” che ha per finalizzazione, unicamente, il loro rientro in parlamento(alla faccia delle masse popolari e delle rivoluzioni che continuano a richiamare inutilmente).
Mentre la frammentazione selvaggia dell’AreA continua, crudelmente e senza alcuna soluzione di continuità, è all’ordine del giorno un gruppo che tenti qualche iperbolica rifondazione ed il mestiere più in voga a sinistra del PD è “il raccogliotore di bandiere”, ma propulsione, novità, proposta, nuove visioni…anche solo un piccolo nuovo linguaggio che dia la speranza di una futura , agognata novità…di quello non v’è alcuna traccia.
Lo sport preferito di questi tempi dal “conformista di sinistra” è il tiro al grillino, ormai annoverato fra gli sport nazionali ed elemento richiesto e ritenuto indispensabile per l’acquisizione della “patente europea del perfetto democratico”.
Ed allora, parliamone, dell’autobus a cinque stelle e del perchè molti come me vi sono saliti. La primissima domanda da sottoporre a tutti voi , cui scrivo questa mia è dove, in che frangente ed in quale contesgto ed occasione, quella che chiamammo sinistra ha “contratto” l’attuale malattia che la “influenza”?
In che modo essa si è ridotta a pietire uno scranno parlamentare e quale “malformazione formale ed ideale” l’ha portata a riperpetuare eternamente il medesimo errore di formare e privilegiare segreterie e competenze piuttosto che mobilitazione e partecipazione dal basso.
Il cliche attuativo di questi nuovi gruppi è il medesimo da anni, si incontrano quattro intellettuali (sempre i soliti), non so dire se al bar o meno, e partoriscono un nuovo soggetto.
Si allarga a sei sette componenti e si forma lo statuto ed il manifesto del movimento (lunghissimo, illeggibile, pesantissimo…che contempla il tuttibile ed anche di più tanto per lasciare spazio alla democrazia dal basso).
Poi due o tre assemblee, iniziali, interlocutorie, invariabilmente a Roma, magari anche un paio di manifestazioni, sempre a Roma, se si riesce, per fare “movimento” e per poterle definire “nazionali”.
Dopo di ch ci si lancia nei territori, con assemblee le cui presidenze sono, guarda caso già formate, che mobilitano, generalmente sempre gli stessi e che propongono la piattaforma del nuovo Gruppo-Partito-Movimento. Gli interventi sono sempre moltissimi ed alla fine parlano sempre gli stessi, che hanno “cariche”, nell’associazionismo, nel sindacato o che sono portavoce di questo o di quel movimento…invariabilmente, sempre, con una ripetitività quasi agghiacciante.
Una delle polemiche che ha maggiormente caratterizzato questa fase è stata la critica ferocissima e strumentale al “giovane” sindaco parmense per la sua lungaggine ed incertezza nel formare la sua giunta…eh sì, perchè è talmente radicata l’abitudine ad essere già pronti con tutti i posti distribuiti e conttabilizzati, con tutti gli equilibri e le alchimie d’alleanza rispettate e pesate con il bilancino, con tutti gli amici e gli sponsor accontentati che ormai pare “straordinario” che uno fatichi a trovare persone per bene che vogliano “prendersi la briga e la responsabilità” di servire, più o meno gratutitamente per Amore di quello in cui credono e del loro paese. E’ talmente inconcepibile ed inusaule questa cosa che ci si accanisce contro chiunque non faccia così…perchè questa è la politica. Però questo, secondo me, è anche il problema.
Questa mia non vuole essere un’incensamento di M5S (sebbene io creda nelle possibilità di questo autobus) o delle esperienze similari, vorrei parlare di Progresso, di Civiltà e di Sinistra se mi riesce, perchè io sono nato lì.
Non mi sono improvvisamente innamorato di un Guru, non l’ho fatto con Vendola, Bertinotti, Capanna, Vangheris, Berlinguer non vedo perchè Grillo, ma sono d’accordo che prima di “pensare” a qualsiasi cosa si debba “destabilizzare” la costruzione sulla quale il potere conta per diffondere il suo contagio, cambiare radicalmente il rapporto che intercorre negli agglomerati “politici”, modificare sostanzialemente il modo in cui ì’opinione, l’idea, la motivazione, la visione si diffonde…e sapete, amici miei qual’è stato l’unico luogo in cui ho trovatro aperte tutta la porte, in cui mi hanno prestato attenzione, in cui mi hanno consegnato le chiavi della “macchina”. Siete persone intelligenti non vi sarà difficile indovinarlo..o meglio dedurlo
Nessun attivista M5S è convinto che questo autobus sia eterno e nessuno lo prende per qualche cosa di più che non un qutobus per convogliare i normali nelle stanze del potere, ma è esattamente quello che si deve fare ed è profondamente di “sinistra” è la cosa più di sinistra che ho visto fare negli ultimi anni in cui ho dovuto combattere con segreterie precostituite, movimenti che aveno null’altro che un gruppo di leader. Con partiti microbici ma con potentissime protezioni antintrusione e con altrettanti inalienabili distinguo, contro purezze incrociate e differenze millimetriche che costituivano causa di insulto e divisione mentre intorno il potere infuriava e si imponeva facendo a pezzi la nostra cultura.
Anni passati a confrontarmi sulla morte e sulla divisione. Con la bocca si diceva unità e nel frattempo si trovavano pretesti per dividersi ulteriormente…ogni volta, sempre…invariabilmente. Mai nessuno…dico nessuno di questi stupendi “Movimenti di Base” mi ha mai consegnato davvero le chiavi del cruscotto…mai, c’era sempre qualcuno che era lì da prima e che le aveva in mano e le custodiva ad ogni costo.
Finisco questo prima lettera di confronto, rilanciando l’Area di Progresso e Civiltà come unica possibilità di reale rinnovamento e dico rinascita e non rifondazione…riscoprire un linguaggio ritrovare e rinnovare le ragioni, riapplicarle alla realtà partendo dall’ABC e dal basso formare un movimento orizzontale che creda nella democrazia diretta, rilanciare gli strumenti di questa forma di democrazia. Cercare motivi spirituali, sociali per acquisire una nuova e rinnovata credibilità, fondata sulla partecipazione, con l’umiltà necessaria ad essere “allievi” e non “maestri”…che di quelli ne abbiamo sinceramente sin troppi.
Con affetto ed a presto Giandiego
3 commenti
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luglio 17, 2012 a 3:39 PM
max9000
PURTROPPO QUI SI PARLA DI PREISTORIA POLITICA……DIVENTIAMO INDIPENDENTI DA LORO ALLE PROSSIME ELEZIONI……
luglio 17, 2012 a 5:58 PM
Giancarlo Nobile
IL PD: IL MISTERO ITALIANO.
Di Giancarlo Nobile
Il PD è figlio di un enorme fraintendimento, sono tantissimi anni che seguo il lavoro a sinistra della non-destra che si è coagulata in Italia, non destra perché è legata solo ad interessi privatistici ma manca totalmente della cultura non di destra ma di cultura liberaldemocratica ed anche intrisa di prepolitica cioè di buono/cattivo, amico/nemico che è propria di una società tribale.
Dopo tangentopoli si pose la questione della sinistra e l´idea fu quella di unire tutte le anime della sinistra dai reduci del PCI sino al repubblicani, dal 1993 al 1996 si svolsero centinaia di incontri, in merito – il più importante fu quello al Ciocco in Garfagnana ‘Seminario dell’Area Laica e Socialista’ del febbraio 1996, in questo percorso si sono scritti migliaia di documenti, molti sono nell’archivio del Comitato Piero Gobetti. Ma per far questo occorreva riconoscere il valore del mondo Liberal Socialista e Socialista – anche se il socialismo era stato assassinato dal craxismo, comunque vi erano in quest’area politica ideali ed uomini di valore – cosa che nei vecchi PCI era totalmente estranea se non vista come nemica.
Prevalse alla fine la vecchia idea di alta strategia (?) togliattiana, portata avanti specialmente da D´Alema, che ha sempre visto il primato del PARTITO sulla società e sul cittadino, dell´incontro delle masse socialiste con le masse cattoliche, una fusione dei reduci del vecchio PCI e della corrente di Base della DC, man mano tutti gli elementi estranei a questo schema furono costretti ad allontanarsi, ancor oggi il buon Bogi della sinistra repubblicana o Valdo Spini o Gino Giugni o Giuseppe Ayala si stanno ancora chiedendo cosa sia accaduto, unico reduce è Enzo Bianco ma sta su uno strapuntino.
E´ accaduto che vi è stata la fusione fredda tra due corporazioni politiche chiuse in se stesse, una fusione piena di contraddizioni tra cui quella originaria dell´incontro tra le masse come se nella Democrazia Liberale – quale noi siamo anche se qui sembra che nessuno lo capisca – vi fossero masse e non cittadini e società. Questo problema la dice lunga sulle difficoltà dei vertici del PD di potersi muovere.
Ma il PD è un partito? Cioè è una parte della società che ha idee condivise e da queste idee fa scaturire progetti che propone ai cittadini/corpo elettorale per giungere al governo della Nazione. Ma l´antistorica e contraddittoria fusione fredda tra ex PCI e Base Dc ha portato ad un vuoto, ad uno scollamento che è stato riempito dell´anchismo veltroniano tutti dentro e vogliamoci bene.
Il PD sinora si è proposto come il collante di tante cose, molte volte esse entrano in conflitto tra loro, l´anchismo veltroniamo ha portato ad un disastro Identitario, perché la questione delle questioni del PD è proprio l´Identità, un partito che non ha un orizzonte di senso; identità e orizzonte di senso formano un io identificabile perché ha una sua struttura iconica riconoscibile.
Il PD sembra Zelig il personaggio di Woody Allen che si identifica con ogni luogo o persona che si trova a dover frequentare diventa negro davanti ai negri, diventa schiavista davanti agli schiavisti, diventa integerrimo poliziotto davanti ai poliziotti diviene un efferato bandito con i banditi. Così il PD diviene di centro con l´UDC, familistico con i Dipietristi, diviene cattocomunista con SEL, diviene Confindustriale con Confindustria, diviene ultravaticanista con i Cardinali e via elencando. Manca l´Identità e se non c´è identità non esisti.
Il PD diviene un gruppo ecumenico cioè un gruppo del tutto e non di una parte e se sei del tutto non sei di niente dunque non esisti. Almeno che hai una forte ideologia totalizzante antidemocratica come la chiesa allora puoi aspirare all´Ecumenismo ma l’Ecumenismo è per se tendente alla negazione della Democrazia perché non è dialogico e ciò comporta grandi problemi tra i tanti al PD che difatti dice di essere Democratico in sè, senza altre aggettivazioni.
Tra le questioni che più danno la percezione del vuoto è la mancanza di cultura, di riflessione, l´incontro della sinistra con i cattolici ha provocato un corto circuito orribile, tutto nasce da incultura e non lettura, per esempio della Rerum Novarum di Leone XII che è l´enciclica messa alla base della politica sociale della chiesa e delle sue organizzazioni collaterali. La Rerum Novarum riprende in pieno il Sillabo di Pio IX lo rivernicia di parole nuove, moderne, sociali e promuove una società gerarchizzata in cui le corporazione, gestite in modo paternalistico, portano avanti le questioni della società con molta carità di fondo. Sinora i documenti dei gruppi e persone che si rifanno alla politica sociale cattolica non si discostano per nulla da questa impostazione, ho letto recenti documenti della CISL e delle Acli che dovrebbero essere i punti avanzati di questo pensiero.
Per capire possiamo analizziamo due parole: carità che è di destra e pietà che è di sinistra. I cattolici che usano la dottrina sociale della chiesa come fatto politico sono ideologicamente portati alla carità che è un modello utilitaristico del rapporto sociale, un rapporto caritatevole ( basta ricordare l´economia caritatevole di Bush) do qualcosa per te per il mio bene, per non vivere il senso di colpa, per guadagnarmi il paradiso. La sinistra invece usa la pietà, la pietas latina, che è un modello sociale umanistico, ti aiuto perché ti sento parte di me, il tuo dolore, il tuo disagio sono il mio disagio, il mio dolore, tutti siamo legati agli altri è la base della sinistra.
Nelle Democrazie Liberali dell´Occidente questa distinzione è molto netta nel mondo politico, è la madre della divisione tra destra e sinistra. In Italia vi è un´immensa confusione e ciò forma un vuoto di Democrazia facilmente accaparrabile dall´immondizia che è sempre stata sotto la scorza della nostra Repubblica e che ha comportato il blocco Democratico e ciò l´ha imposto anche con stragi efferate da Portella delle Ginestre sino all´Italicus passando per Piazza Fontana agli assassini di Falcone e Borsellino.
La Democrazia bloccata della prima Repubblica era il prodotto di un altra alzata di ingegno di Togliatti la condivisione del potere tra PCI e Vaticano tramite la DC, dopo l’estromissione dal Governo nel 1948 l’impostazione è rimasta di governo apparente della DC e sotterraneo consociativismo col PCI, questa struttura e transitata anche nella seconda Repubblica come idea di fondo sino a quella fusione fredda descritta sopra, ma l’anima consociativista emerge anche nei confronti del mondo berlusconiano e ciò impedisce una netta opposizione.
Il PD diviene così un partito bloccato da un oligarchia con concezioni vecchie che ha costruito attorno a se una miriade di nuove anime che non riescono ad accordarsi tra loro formando l’effetto Babele che tutti conosciamo uno dei tanti è Renzi, un eterno giovanotto che sembra più un Alberto Sordi quando recitava il ragazzo della parrocchietta, che indica come tanti giovani del PD un nuovo eroe Steve Jobs, ma questo è un uomo di destra, la destra tecnocratica americana, il primato del singolo sulla società, Jobs era un genio nella sua materia, ma era un genio di destra nell´amministrare la sua azienda i suoi dipendenti erano come schiavizzati, milioni di persone lavorano per la Mela in forma di schiavitù nei paesi che viaggiano al 10% del PIL, questo Jobs lo sapeva bene ma lui si era `auto-mitizzato. Il famoso discorso agli studenti parte da una premessa sbagliata, lui fu allontanato dalla Mela non licenziato con una montagna di dollari come buonuscita, quello che non succede ai milioni di giovani espulsi dal mondo del lavoro e che oggi formano le schiere dei disperati e degli indignati.
Essere licenziati con un montagna di dollari è una fortuna senza un soldo è una tragedia.
Renzi è uomo di destra ma gli altri giovani se si ascoltano le loro belle parole, la loro rabbia si resta sorpresi dell’eccitazione attorno a categorie di prepolitica un noi e loro, cattivi e buoni.
Questo è il prodotto del partito che non c’è ma che ha un nome e un simbolo, che ha uomini ma non ha una ideologia che non è in se qualcosa di negativo ma sono idee sorrette da passioni, la passione senza idee produce populismo e qualunquismo.
Occorrerebbe tornare all’idea originaria di unire la sinistra in un solo contenitore e questo contenitore non può che essere Liberal Socialista, ormai i paradigmi che dividevano la sinistra nel ’900 , dal PCI ai Repubblicani passando dai Liberal Socialisti ai Socialisti, sono stati superati dalla storia, rimangono le radici comuni Eguaglianza e Libertà e su di esse occorre costruire un nuovo percorso.
Giancarlo Nobile
luglio 18, 2012 a 6:33 am
francesco
Forse, meglio ancora, allievi e maestri al tempo stesso, con umiltà e sincerità. Se le tue riflessioni potessero giungere ai miei amici, ai miei familiari, miglioreremmo sicuramente. Questo non accade, faccio fatica a farle mie, figuriamoci poterle trasmettere a loro…