C’è chi parla d’amore
con il sole, il mare …
con la luna e con le stelle
del calar della sera
o anche dell’aria
dopo d’un temporale.
C’è chi narra l’eroe
del burrascoso oceano
le trepidanti vele ed il maestrale
chi dell’insigne trapassato
l’imperatore morto.
Prigionieri di se stessi e del già detto
si modulan frasi fatte
vecchi concetti … la mamma
che fa rima con l’amore
più sei banale e più guadagni soldi
Son pochi e grandi quelli che
hanno parlato dei loro popoli …
delle rivoluzioni, delle speranze
e dei bisogni veri
Ma l’han già detto
ed anche di quello alfin
s’è già molto cantato
Che resta a noi poeti da strapazzo
che resta a noi se non ripetizione?
Parlar dell’uomo … forse
dello spirito e l’anima
ma l’han già fatto tutti
chi palesando e chi senza parere
Che cosa resta a noi? Se non il gioco
o la metafora o le nuove parole.
Che resta a noi se non ripetizione?
Eppure ogni canzone è nuova
se è ben venduta
ed ogni cosa detta è un’altra cosa.
Ed anche se cerchi il nuovo
finisci con il dire quello che già
al tempo suo qualcuno aveva detto
eppure i grandi son grandi e noi
siamo poeti stradaioli
qialcosa vorrà dire pure questo
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