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tramonto-arancio

(Farneticazione di fine anno, in atto unico ed irripetibile, di Marigo Giandiego)

La Robotica antropomorfa è ad otto anni da qui, questo non lo dico io, ma la scienza.

In Giappone già si realizza una fabbrica totalmente robotizzata. Forse i marxisti più raffinati contesteranno che la robotizzazione non ha senso e non può affermarsi in un mondo capitalistico fondato sulla concorrenza e l’appropriazione del Plus Valore … che questo discorso avrebbe senso solo in un sistema monopolistico e globalizzato … appunto!

Non sto delirando, e non vi sto parlando del mio prossimo romanzo, non sono un complottista (non spesso quantomeno) e nemmeno un cretino, ma un socialista … Però, forse dovremmo renderci conto di cosa stia succedendo.

Il lavoro sta scomparendo e con esso l’esigenza di forza lavoro e la risposta dell’élite sarà la depopolazione. che permette loro di riprodurre il loro potere e mantenere questo livello tecnologico con una popolazione mondiale più che decimata (Kissinger negli anni ’90 all’ O.N.U. Parlò di una diminuzione drastica del 60/70%)

Mentre tutto questo avviene , noi, prigionieri di “parametri novecenteschi”, incapaci di leggere e comprendere il nuovo … sordi e miopi, permaniamo sui nostri slogan stantii , continuiamo a raccogliere vecchie bandiere polverose, gloriose ed indimenticabili, ma non per questo meno inutili… Difendiamo il lavoro, cerchiamo il “lavoro per tutti” in uno sfondo in cui il “lavoro umano” sta deventando obsoleto… mentre società liberali, con solo vaghi fondamenti socialdemocratici, ma di scuola Keynesiana si rendono conto di quel che sta accadendo ed in Svezia viaggiano spediti verso la giornata lavorativa di sei ore, che verrà presto ulteriormente ridotta e la Finlandia si interroga sul reale significato del Reddito di Cittadinanza e lo motiva con la graduale scomparsa del lavoro umano.

Nessuno si salverà, perchè la media borghesia o middle class è proprio quella destinata a regredire maggiormente.

Tendenzialmente la cibernetica viaggia verso l’intelligenza artificiale e quindi verso le macchine che costruiscono e riparano altre macchine ed imparano, avendo a disposizione una memoria praticamente infinita, eidetica e fotografica.

Annullando l’intervento umano, anche in fase di programmazione e costruzione. Per farla molto breve, ma senza per questo dire stupidate … In un quadro come questo le prospettive possono essere due: Socialismo e ridistribuzione, condivisione ed opportunità controllo dal basso e modificazione sostanziale delle filosofie, della spiritualità e delle regole del gioco, sostenibilità e cultura condivisa… oppure depopolazione violenta, Medio evo Tecnologico e Sistema Elitario Spinto e Post-capitalista con l’aumento a dismisura della forbice fra ricchi e poveri e conseguente abbandono degli ultimi … ed un serie di guerre su scala mondiale, ma controllata con l’uso delle tecnologie più moderne, devastanti e ad effetti collaterali contenuti (bombe al neutrino, per esempio).

Certo possiamo far finta che nulla stia accadendo, possiamo continuare a fingere che il pianeta abbia prospettive … possiamo continuare , tranquillamente, sorridendo e cantando a fingere di non vedere che l’èlite costruisce bunker, destinati ad ospitare la vita per centinaia di anni … possiamo fingere di non capire, nonostante ce lo dicano nelle loro serie televisive che stanno anche cercando scampo su altri pianeti.

Fantasie ed allucinazioni, certo, farneticazioni … senza dubbio. Stati di demenzialità conseguenti all’abuso di Cannabis … ovviamente e con un certo orgoglio, anche.

Cassandra? Ma se i troiani l’avessero ascoltata e se Omero ci avesse raccontato la storia com’era e non cantando la narrazione dei vincitori, oggi forse il mondo sarebbe matriarcale, mentre il Principio ed il Divino femminile, orizzontale e circolare, sarebbero la nostra base filosofica e spirituale. Follia chiamatela così se preferite … un gioco con il grottesco e l’assurdo di uno scrittore di Fantasy e Fantascienza … può anche essere, ma se vi capita, così, tanto per … pensateci.

io

 

Quello che posso … che voglio augurare

è che l’onda vi colga cambiando insieme a voi

l’intorno e il dentro

perché nulla si muta quando l’anima tace

Vi sia propizio il passo e che s’impari

sì dal bello ed il brutto così come il difficile

che è comunque sempre quel che ci tocca

che in ogni passo fatto noi cresciamo

Che lo spirito vostro cerchi gioia

guardi passando e nel frattempo viva

Quel che vi voglio dire è Buona Vita

che dell’augurio rituale da me farete senza

Quel di cui sto scrivendo è un’altro anno

qui, sulla porta e lo vivremo insieme

cercando sempre il nuovo … il bello ed il civile

si che l’umanità s’appresti a un altro passo

 

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di giandiego

È, forse, una posizione solo mia?!

Per questo decido di esprimerla tramite il mio blog, senza accampare le mie qualifiche politiche e senza attrribuirmi tutti gli anni del mio percorso. Senza menzionare se non brevemente in questa parte le mie scelte , come quella d’essere socialista e libertario. Poco importa se la solitudine è il mio retaggio, la esprimo.

Da più parti mi raggiunge la narrazione di una visione di mondo, in fondo, condivisa.

Certo degna di critiche e sensibile ai miglioramenti, ma in fondo … consona ed accettabile. Nella descrizione per esempio dei bei tempi passati in cui, nonostante la DC il mondo era migliore … o della fattiva collaborazione del dopoguerra.

O peggio rispetto all’oggi, l’acquisizione di questo stato di fatto, in fondo l’unico possibile che rispecchia gli equilibri conquistati in lunghi anni di presunta civiltà. La constatazione e la resa d’essere nel miglior mondo possibile (rimuovendo gli errori terribili di un’umanità folle e votata all’autodistruzione, che accetta una definizione verticistica ed elitaria del proprio ordinamento sociale)

Credo sia pura ipnosi, una visione procurata dal Sistema, coltivata ed indotta. Attraverso l’uso del consumismo e nutrita di questa stessa illusione di ricchezza materiale. Mutuata dall’uso dei media e delle religioni, ma soprattutto nell’oggi dalla modulazione della paura.

La scomparsa di ogni forma di vera spiritualità, pur ammettendo come questa sia stata usata negli anni per il controllo è polso di questa manipolazione, ma altro e molto peggio è il materialismo (e non si intende qui quello storico, che è metodo d’analisi e non scelta spirituale e filosofico-etica).

STA DI FATTO CHE UNA CULTURA SISTEMICA E DI DIFESA DELL’ESISTENTE FACCIA BRECCIA ANCHE FRA I MIGLIORI, PURTROPPO.

Questo si manifesta in svariate maniere e culmina, nel comportamento dello pseudo-progressismo collaborazionista e nei suoi derivati minoritari di supporto e contorno

Il Piddismo, il pisapiismo, il SeLlismo e certo colabborazionismo pseudo-socialista, così come l’enorme area grigia della politica Il fiorire di aree centriste, più o meno orientate a destra … ed anche il perbenismo grillino, ammantato e travestito da ribellione del nulla fanno parte di questi comportamenti e sono in fondo impastati nella medesima creta, con modulazioni differenti della medesima accettazione di fondo del sistema.

Credere nel cambiamento è altro, camminare sulla sua strada è assolutamente e certamente altro.

Esso deriva da una scelta di fondo, da un’operazione di profonda ridiscussione operata sulla propria stessa esistenza, causando spesso modificazioni profonde della propria stessa vita, abitudini alimentari comprese, atteggiamenti, comportamenti … visione.

Questo s’è detto spesso, io sin troppo forse, ma è questione centrale, se la visione altra non passa attraverso noi, difficilmente potremo superare la dicotomia della programmazione sistemica, ed il nostro “cambiamento” sarà una dichiarazione formale.

Ed è inesorabile, normale e prevedibile che questo gigantesco nodo giunga prima o dopo a trovare il suo pettine.

Essere minoranza è difficile, esserlo filosoficamente e spiritualmente lo è ancora di più, perchè implica il rifiuto delle fascinazioni sistemiche. Troppo semplice ribellarsi al nulla o solamente a parole … si sa VERBA VOLANT … e mai come in questo caso, quando si parli di mondi altri e possibili l’assenza della “pratica” è visibile, palpabile.

In fondo cos’altro fanno se non difendere il proprio ristretto mondo di privilegiati e comodi coloro che chiamiamo politici? Cosa se non accettare il sistema che li favorisce? Ed allora se le cose stanno così quale se non il rifiuto del Sistema è la strada del cambiamento?

S’innoridisce di quel che si è disposti a fare … è forse questa la verità? Dei moralisti domenicali ed hobbystici vedono forse sé stessi nelle perorazioni superficiali e formali di cui sbraitano? E la derisione delle argomentazioni più profonde ed altre che a tratti emergono da questo stesso mondo , non sono forse una forma di esorcismo? Un allontanamento da sé di quel che non si vuole capire ed ascoltare?

Il cambiamento non passa quindi dallo spirito, dall’acquisizione reale di un comportamento altro, da un’etica diversa, da una una nuova morale … ed allora come si giustificano le derisioni d’ogni scelta e percorso alternativo … in difesa, per esempio, della propria bistecca o salsiccia, del proprio apparecchio televisivo, del proprio piacere immediato, del proprio credo calcistico. La giustificazione , per esempio del tifo più o meno calcistico e dell’adesione ad altri fenomeni di distrazione di massa di questa stessa matrice? E sto parlando solo di esempi, perchè l’adesione al sistema è molto più profonda e radicata

Ridiscutersi, quindi, mettersi in dubbio. Accettare l’idea che si possa essere in sé stessi, sbagliati, pur convinti d’essere rivoluzionari.

Accettare che la rivoluzione sia spirituale e passi dentro noi. Questo sì sarebbe una atto rivoluzionario che contribuirebbe ala cambiamento reale.

Accettare il bagaglio greve d’essere minoranza ed eresia, non solo politicamente, che in fomdo è una rappresentazione, ma spiritualmente e filosoficamente. Accettare il rischio del rogo. Perchè non c’è mediazione con il sistema. Esso si difende da chi lo mette in discussione , al minimo espellendolo e privandolo dei “privilegi condivisi e presunti” che l’esserne parte procura.

resistenzaf

Non bastan chiacchere e sogni

Non bastano parole ed i ricordi

Non servono d’ipocrisia equilibri

Nè le canzoni d’un falso cambiamento

Non basta descrizione d’anime vuote

e comode magioni ed ottimi pasti

Nè stanchi portatori d’intelletto

e spacciatori di pensiero autorizzato.

Non servon cantori d’altri mondi

fatti di carta dorata e di speculazione

che poi sono gli stessi

che sempre rivedemmo attorno a noi

No! Non bastano davvero le illusioni

ed i racconti ben tenuti

ed infinitamente accarezzati dal potere

Non basta un guitto travestito da ribelle

Nè i camerieri fedeli del potere

L’inganno naviga e ci fluttua attorno 

con la sua musica ci avvolge e ci cogliona

facendo di noi quello che siamo

Si rompa la cortina

Si affronti il mostro

Di consapevolezza han fatto incetta

la svendono in confezione propaganda

Se l’anima tace … più nulla è sufficiente

tutto diviene delusione e inganno

Ascoltare il silenzio è buona cosa

che coglierne il respiro fa imparare.

Ed imparar si deve, che cambiamento è vita

ch’è quotidiana scelta e non retorica

Che modificazione sta nel comportamento

d’umanità che sta fronte a se stessa

Da quei rapporti d’ogni giorno

e dal potere che vi passa dentro

dalla corsa che non fai

dallo schiaffo che non dai

dal tuo rifiuto al compulsivo consumare

da quella volontà d’essere vero e di pensare

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