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di giandiego
È funzionale al gioco micidiale di chi detiene il vero potere nel mondo che ognuno sia schierato in un piccolo campo, delimitando il proprio intorno a suon di cazzotti … tifoso della propria fazione, perchè è dell’energia che scaturisce dallo sfregamento di queste fazioni ch’essi vivono, anche.
Delle armi vendute a ciascuno dei contendenti, le stesse … per la difesa insulsa di verità diverse ed ugualmente parziali ed inventate apposta perchè si perda tempo e vita a difenderle.
Loro vivono dell’economia costruita sulla paura (della morte, della malattia, del nemico, del diverso, dell’altro, della perdita … della povertà, del bisogno, della rabbia crudele di una divinità inventata) e sulla necessità di difendere la propria inutile e farsesca “proprietà privata” i propri valori appiccicaticci e raffazzonati intorno a false bandiere.
Loro (questi loro che alla fine in un modo o nell’altro siamo sempre noi, basterebbe volerlo) che possiedono il mondo ragionano su di noi come con i piccoli carri armati diversamente colorati d’un Risiko impietoso
Dove morti, feriti e nazioni perdute o conquistate sono solo statistica.Dove la vita e la morte fan parte d’un gioco a dominare, d’una stupida gara a chi è più forte o ce l’ha più lungo . Il tifoso però questo non lo sa … o non lo vuole sapere (in realtà l’evidenza è lì, basterebbe guardarla), finge di non vedere ciò che è evidente per lui conta solamente la bandierina insulsa della sua fazione ed è tanto più sciocco, ridicolo e tragico che sia così, facile, vedere quel che è evidente .
Tanto facile quanto lo è negarlo, lasciandosi andare all’ipnosi ed al non-pensiero che sorregge ed assopisce il dolore della coscienza, illudendosi di vivere il miglior mondo possibile.
A chi guadagna su tutto va bene così , non importa affatto chi sia il terrorista, l’importante è che ci sia e che faccia paura. Non è affatto importante sotto quale bandierina del cazzo, compia la propria tragica, assurda impresa, anzi se gli mancasse una qualsiasi bandiera, gliela regalerebbero … cucita e colorata per l’occasione. Inventando per lui confini e campanili … ragioni per cui morire e frontiere invalicabili da difendere … qualche divinità gelosa e crudele da glorificare
Suvvia un nemico da odiare non si nega a nessuno, una bella fazione contraria da distruggere fa bene al mercato.
Nulla rilancia un’economia meglio di una bella guerra … ancor meglio se butta giù tutto. Non importa per chi muore … l’importante è che non manchi mai un Kamikaze disposto ad immolarsi per un’assurdità qualsiasi.
Perchè questo è il Sistema … questo è il migliore dei mondi che li ha fatti così ricchi e sempre questo è l’Unico Mondo Possibile che li manterrà dove sono.
Come potrei pregar quel che io credo?
Se non vi son parole a contemplare
se il mio cervello non può contenere
quello di cui mia anima è sapiente?
Solo il silenzio forse … quando la mente tace
eppure è quel che posso è quello che io credo di sapere
e non è tutto ed è sempre troppo poco
noi ti chiamiamo in molti modi
forse anche troppi e nessuno ti descrive
eppur tu non hai nome e ti cerchiamo
e Tu sei dentro noi … fiamma d’immenso
Tu sei, fra l’altro quel che noi saremo, siamo e fummo
Come potrei pregar quel che io credo
Se le parole d’uomo han limitato il senso
e non san dire, anche perchè non hanno conoscenza
Posso ogni giorno, contemplando l’universo
ed il mistero che ancora lo pervade
e nel vederti donarti il mio stupore …
che è preghiera
e salutar chi chi amai … qui, ricordando
ed attendendo il giorno per capire
di giandiego
Molti sbraitano, progettano, si illudono, quantomeno in questo contesto ed allo stato, vagheggiando di una visione alternativa maggioritaria.
Teorizzando Masse Critiche e grandi mutamenti in nome di una coscienza diffusa e realmente influente nell’ordine delle cose. Credo umilmente sia necessario fare i conti con la realtà, porsi obbiettivi possibili se davvero si vuole, in qualche modo, influenzare e dirottare la corsa suicida di questo sistema. Leggi il seguito di questo post »
Del calore del magma …della voce del vento
del sospiro sospeso e il rumore stranito d’una grande foresta
della terra e del seme e del tempo che passa
Nell’andare e venire del mare
Nella furia mortale dell’onda
nella rabbia improvvisa del cielo
Nelle nuvole gonfie di pioggia
o sbiancati ciuffetti in un ala di brezza.
È la madre, è la Dea
Non può esserci solo il maschile
La vita che scorre, un bimbo che nasce
nel seme interrato che cresce
nel sesso e l’amore donato … desiderio e pienezza
Un racconto narrato da voci di donna
non scritto d’antica saggezza compiuta negli atti
Un esempio che è vita … una vita ad esempio
(La scultura raffigurata è di Francesco Uccheddu)