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Infinita tenerezza d’una storia
d’un amore che supera gli anni
che si beffa del tempo
che deride le cose comuni
che si staglia scorrendo nei giorni
che è più , molto più che non sola materia
più del corpo, lo sai, più del sangue
che non teme richezza,
senza pianto o lamento in povertà
perché non è solo carne
non soltanto passione
Del corpo sai … è cosa nota
mille ne han scritto
ed altrettanti ne hanno cantato.
quel che tu mi racconti … però
è storia d’anime
eterne fiamme, sì! D’eterno amore
che s’inseguono cercandosi sempre….
nelle notti e nei giorni
nelle albe e i tramonti
di vita in vita. correndo nell’ombra
risalendo poi verso luce …
come sogni guizzanti di vita
Detesto coloro che son pieni di certezze
quelli che non cambiano idea
quelli che trovano nei libri l’assoluta verità.
Non sopporto i venditori di fumo
i masticatori di retorica senza convinzioni.
I padroni della logica senza coinvolgimento.
Temo gli ambiziosi,
gli uomini che si fanno da soli
coloro che negano la fortuna
i professori darwiniani
I meritocratici da un tanto al chilo
i competitivi,
i signori della pubblicità
Coloro che cercano spazio
che amano la patria più della madre.
I costruttori di armi
gli inventori di morte
Ho terrore degli uomini del destino,
dei predestinati,
di quelli che hanno ragione perché ce l’hanno,
dei costruttori di roghi
dei processi sommari anche se popolari
di quelli che hanno trovato Dio e la verità
Escono dalla messa
a due a due, a tre a tre,
a quattro a cinque, in gruppo
Escono e sciamano
Riempiono la piazza
d’una tranquilla, antica
normale ipocrisia
Vecchia siccome il tempo
tradizionale … solida.
Ed hanno vesti nuove
comprate l’altro ieri
si salutano e parlano
ballando nel minuetto
di gesti formali e soliti
sorrisi d’affettazione.
E son passati gli anni
e non è cambiato niente.
Fermi , cristallizzati
in una palla di vetro
bloccati dentro al tempo
prigionieri della forma
schiavi oramai del vuoto.