Trasciniamo le nostre carcasse

per le piazze d’un mondo

che stolto ripete

soltanto sé stesso

in un gioco di specchi e richiami

Il racconto si fa citazione

ripetendo noiose parole svuotate dal senso

Anche i libri più sacri

alla fine son solo monnezza

altari dorati della supponenza

La voce rimbalza e rimane soltanto

il rumore del nulla,

il vuoto di chi si ripete

Non c’è pessimismo né gioia

non c’è depressione o euforia

le parole son sempre le stesse

girate, spalmate, rimesse in file ordinate

Non diciamo più nulla da anni

eppure riempiamo l’intorno del nostro brusio

Mentre gli anni ci passano addosso

da una parte il potere … dall’altra follia

i ragazzi si giocan la vita

dentro a reti sottese nel vuoto

dentro a stadi riempiti

in ricerca di un filo dorato

Nuovi miti inventati al momento

venduti al discount della vita.

Il pianeta, correndo nel cosmo

scrollerà prima o dopo il suo parassita